Sanatoria: come rimediare agli abusi edilizi - CERTO edilizia energetica

Sanatoria: come rimediare agli abusi edilizi

Sanatoria: come rimediare agli abusi edilizi

Sanatoria come rimediare agli abusi edilizi

Sanatoria come rimediare agli abusi edilizi

Ogni volta che si effettuano interventi edilizi è obbligo richiedere permessi necessari al Comune di appartenenza, altrimenti si compie un abuso edilizio. Nonostante ciò, in alcuni casi è possibile accedere ad un provvedimento per rimediare ad un abuso: la Sanatoria.

La Sanatoria è regolata dal D.P.R n. 380/2001, tale provvedimento può essere richiesto solo dal proprietario della costruzione soggetto di abuso edilizio, unitamente ad un tecnico competente (ingegnere, architetto o geometra). All’interno della documentazione della Sanatoria i responsabili dovranno specificare tramite una relazione tecnica l’abuso commesso, indicando tutti i lavori effettuati e non dichiarati al Comune di appartenenza. Tuttavia, non tutti gli abusi possono essere sanati, ma solo quelli che hanno una doppia conformità, ovvero le opere realizzate devono rispettare la disciplina urbanistica ed edilizia vigente sia al momento della realizzazione, sia quando viene presentata la domanda per sanare l’abuso edilizio commesso. In Emilia Romagna il D.P.R. 380/2001, la norma di riferimento della Sanatoria,  è stata recepita mediante la legge regionale n. 23/2004, in cui vengono regolate le sanzioni pecuniarie e la modulistica da presentare all’ente competente di riferimento.

Come viene richiesta la Sanatoria?

La Sanatoria viene richiesta tramite la compilazione della documentazione rilasciata dal Comune di appartenenza, dove vengono richieste informazioni sull’abuso e la relazione tecnica, in cui si dimostra la sussistenza della doppia conformità dell’immobile. L’ufficio competente ha 60 giorni di tempo per esaminare la documentazione della Sanatoria, per richiedere documenti aggiuntivi e per deliberare. Il proprietario dell’opera abusiva è legittimato a richiedere l’accertamento di conformità per la Sanatoria ed ha anche l’intera responsabilità dell’abuso stesso e dell’intero provvedimento sanzionatorio. Inoltre, se la Sanatoria ha esito negativo, il Comune ha il compito di ordinare la demolizione dell’opera abusiva a spese del responsabile dello stesso.

Sanzioni

Per quanto riguarda le sanzioni è importante controllare non solo la normativa nazionale o regionale, ma anche la regolamentazione recepita dal proprio Comune di appartenenza. Ad esempio nel Comune di Bologna la Sanatoria è disciplinata dal Regolamento Edilizio e Urbanistico (RUE) art. 100 “Titoli edilizi in Sanatoria, entrato in vigore il 20 Maggio 2009. All’interno dell’articolo di riferimento vi sono tutte le casistiche sugli abusi edilizi, con le corrispettive sanzioni. Vi ricordiamo che commettere un abuso edilizio costituisce un reato penale e si è soggetti a sanzioni severe. Per ogni casistica vi è una sanzione pecuniaria ben precisa, che può variare da una semplice multa, nei casi minori di abuso, fino all’arresto e alla demolizione della costruzione nei casi più gravi.

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Elisabetta Venturi
Elisabetta Venturi
Ingegnere Edile-Architetto, mi occupo di progettazione, pratiche edilizie e Direzione Lavori.

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