Edifici in centro storico e Superbonus a Bologna - CERTO edilizia energetica

Edifici in centro storico e Superbonus a Bologna

Edifici in centro storico e Superbonus a Bologna

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Da quando è possibile usufruire del Superbonus 110% per la riqualificazione energetica della propria casa o del proprio condominio sono aumentati gli interventi anche nel centro storico.

Come spiegavamo in un altro articolo – vincoli alla ristrutturazione – quando vuoi intervenire sul tuo edificio in centro storico devi fare più attenzione perché molto probabilmente il tuo edificio è vincolato dal punto di vista paesaggistico e/o storico documentale.

Oggi approfondiamo questi due tipi di vincoli e cosa comportano nel caso in cui tu decida di riqualificare la tua casa o il tuo condominio in centro storico a Bologna. Le procedure, infatti, possono leggermente cambiare da Comune a Comune.

Vincolo storico e vincolo paesaggistico

Sono definiti d’interesse storico-architettonico gli edifici che rappresentano delle emergenze nel Territorio urbano e nel Territorio rurale, tra cui sono compresi gli immobili riconosciuti come “beni culturali” dalla disciplina nazionale.

Rientrano in categorie simili anche gli edifici realizzati a partire dai primi anni del XX secolo che testimoniano la cultura architettonica dal primo dopoguerra alla fine del secolo e quelli che testimoniano i caratteri peculiari del paesaggio urbano e rurale, identificati convenzionalmente con quelli già esistenti al 1949. – Definizioni dal RUE in vigore a Bologna

La legge nazionale di riferimento per i vincoli è il Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, Codice dei beni Culturali e del Paesaggio che ha la funzione di “assicurare la conservazione, il recupero e la valorizzazione degli aspetti e caratteri del paesaggio” come descritto all’art. 133.

Tramite le mappe del Comune, che saranno aggiornate a breve in vista dell’entrata in vigore del Nuovo Regolamento Edilizio, è possibile capire se il proprio edificio è sottoposto a dei vincoli e quali siano.

L’autorizzazione paesaggistica: ordinaria o semplificata

Nel caso in cui il vincolo è di paesaggistico prima di iniziare dei lavori è necessario richiedere alla Soprintendenza ai Beni Culturali l’autorizzazione paesaggistica. Quest’ultima, a seconda del tipo di intervento da eseguire, può essere:

  • ordinaria
  • semplificata

L’autorizzazione paesaggistica ordinaria serve a verificare la conformità degli interventi di trasformazione di immobili, ad accertare la compatibilità delle opere con le finalità di tutela e miglioramento della qualità del paesaggio. Sono necessari dai 105 ai 120 giorni per ricevere una risposta. Questa autorizzazione è necessaria in caso di: demolizione e ricostruzione o nuova costruzione.

L’autorizzazione paesaggistica semplificata riguarda interventi “di “lieve entità per l’impatto sul paesaggio”. I tempi di rilascio sono di 60 giorni. Gli interventi per cui è necessario richiederla sono:

  • realizzazione o modifica di aperture esterne o finestre a tetto
  • alterazione dell’aspetto esteriore degli edifici
  • interventi sulle coperture che comportano l’alterazione degli aspetti esterni
  • adeguamento alla normativa antisismica o per l’efficientamento energetico che comportano modifiche ai materiali di finitura o di rivestimento preesistenti
  • superamento delle barriere architettoniche, come la realizzazione di rampe o ascensori.

Ci sono poi alcuni interventi per cui non è necessario richiedere alcun tipo di autorizzazione come l’installazione di: installazione della linea vita, macchine esterne dei condizionatori, caldaie, antenne, tende parasole.

Il vincolo storico documentale e la CQAP

Se, invece, il tuo edificio è sottoposto a un vincolo storico–documentale quando intervieni con:

  • opere interne ed esterne
  • in sanatoria e non
  • sulle parti comuni e non

devi sempre richiedere prima il parere della CQAP – Commissione per la Qualità Architettonica e il Paesaggio.

La Commissione si riunisce a Bologna il giovedì di ogni settimana – esclusi i festivi – per valutare la qualità degli interventi di trasformazione del territorio, e se si inseriscono nel paesaggio urbano e rurale, rispettando le indicazioni normative del RUE e degli altri Piani Comunali.

I tempi di risposta sono di circa un mese e dipendono dal numero di richieste ricevute dalla Commissione.

Ecco qualche esempio di intervento per cui devi prima chiedere il parere della CQAP:

Prima di inviare la CILA o la SCIA, o qualsiasi altra pratica, hai bisogno del parere della CQAP. Il parere può essere positivo o negativo e prevedere eccezioni come “parere positivo se apporti questa modifica”.

Intervenire su un edificio in centro storico

Dunque, prima di fare un qualsiasi intervento sul tuo edificio in centro storico a Bologna:

  • verifica se è sottoposto a un vincolo, e di che tipo è, con l’aiuto di un tecnico che sappia interpretare le mappe Comunali
  • in base al vincolo il tecnico saprà se è necessario inviare una richiesta di autorizzazione paesaggistica o se serva il parere della CQAP
  • attendi il tempo necessario per ricevere una risposta che cambia a seconda della richiesta e va da 30 a 120 giorni
  • se il parere è positivo il tuo tecnico può procedere con le altre pratiche e con l’inizio dei lavori.

Se stai pensando di usufruire del Superbonus 110% per riqualificare il tuo condominio di 10 o più piani in centro storico, contattaci.

Valuteremo la fattibilità dell’intervento: vincoli, conformità energetica (è necessario il salto di due classi per l’accesso al bonus), e conformità urbanistica.

Sarah Saccullo
Sarah Saccullo
Con un bagaglio di cultura edile in testa racconto l’edilizia come farebbe un amico che cerca di dare un buon consiglio. Curiosa per natura e, inevitabilmente, attratta dalle novità. Progetto strategie di marketing, pianifico come metterle in pratica e racconto le aziende nei testi dei loro siti.Le mie passioni sono: l’architettura, l’arte e la bakery.

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