Da ieri è entrato ufficialmente in vigore il Sismabonus, dando il via alla stagione della prevenzione del rischio sismico.
E’ quindi già possibile accedere a detrazioni fino all’85%.
Vediamo insieme, quali novità sono emerse a seguito della pubblicazione del Decreto e delle Linee Guida, contenute nell’Allegato A.
CLASSE DI RISCHIO
La si identifica così:
• edifici: essendo associata alla singola unità immobiliare, coincide con quella dell’edificio
• aggregati edilizi: caso più complesso per cui è possibile usare il metodo semplificato.
ATTRIBUZIONE DELLA CLASSE DI RISCHIO
Può avvenire attraverso uno dei due metodi: quello convezionale e quello semplificato. Essa tiene conto di due parametri:
• PAM: “Perdita Annuale Media attesa”, ripartito per anno, ovvero costo di riparazione dei danni prodotti dagli eventi sismici che avverranno durante il ciclo di vita della costruzione;o anche detta percentuale del costo di ricostruzione(CR)
• IS-V: indice di sicurezza della struttura (meglio conosciuto dai tecnici come “Indice di Rischio”)
APPLICAZIONE DEL METODO CONVENZIONALE
Questo metodo consente di valutare la classe di rischio sia prima dell’intervento che dopo.
Assegna una Classe di Rischio sismico sulla base dei parametri visti sopra: PAM e IS-V. Per calcolare questi parametri bisogna calcolare le accelerazioni di picco al suolo per le quali si raggiungono gli stati limite (SLO, SLD, SLV, SLC) usando le verifiche di sicurezza previste dalle NTC.
APPLICAZIONE DEL METODO SEMPLIFICATO
Il metodo semplificato può essere usato sia per una valutazione preliminare indicativa, sia per valutare, esclusivamente per gli edifici in muratura, la classe di rischio in relazione ad interventi di tipo locale.
Assegna la classe di rischio a partire dalla classe di vulnerabilità definita dalla Scala Macrosismica Europea (EMS). Questa individua 7 tipologie di edifici in muratura e fissa la vulnerabilità media di ciascuna individuando 6 classi di vulnerabilità crescente. Trovata la classe di vulnerabilità, è questa che corrisponde alla Classe di Rischio.
• Metodo convenzionale: Il cambio di classe si determina analizzando la classe prima e dopo l’intervento. Questo metodo comporta però, che indipendentemente che si tratti di intervento ai adeguamento, sia che si tratti di miglioramento o adeguamento locale è necessario valutare il comportamento globale della costruzione.
• Metodo semplificato:il passaggio alla classe superiore si ha se sono rispettate le condizioni indicate nella tabella 7 dell’Allegato A. Inoltre, l’intervento deve comportare modifiche che siano solo tipo di locale, ovvero che non modifichino del tutto il comportamento della struttura.
Capannoni
Per le costruzioni destinate ad attività produttive il passaggio alla Classe di Rischio sismico superiore avviene anche se non si è prima attribuita la Classe di Rischio nel caso in cui si sia in presenza di:
Edifici in calcestruzzo armato
Vale quanto detto per i capannoni, ovvero non è necessario predeterminare la Classe di Rischio per il passaggio alla Classe superiore. Ciò vale solo se la struttura è stata realizzata con telai in entrambe le direzioni e a patto che siano effettuati gli interventi previsti dalla normativa.
COME PROCEDERE
– il proprietario incarica un tecnico;
– il tecnico incaricato, architetto o ingegnere, individua la classe di rischio della costruzione nello stato di fatto, progetterà l’intervento di riduzione del rischio sismico. Egli assegna la classe di Rischio post intervento e assevera la nuova classe e l’efficacia dell’intervento, e predispone la documentazione per accedere alla detrazione.
– il direttore dei lavori e il collaudatore statico dichiarano la conformità dell’intervento dopo la sua conclusione.
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