Hai presente la certificazione energetica, anche detta APE, ovvero Attestato di Prestazione Energetica? I criteri usati dai tecnici nel calcolo dell’APE sono stati introdotti nel 2010 con la Direttiva Europea 2010/31/UE. Con la stessa direttiva:
Dunque l’obiettivo principale della Direttiva era di migliorare la prestazione energetica degli edifici europei esistenti e da costruire. Tale Direttiva nel 2016 ha subito una revisione da parte della Commissione Europea. In seguito alla quale è stata presentata una proposta di modifiche. La proposta di direttiva è composta da 5 articoli e di un allegato. Vediamo le principali modifiche proposte per il miglioramento dell’esistente direttiva. Nell’articolo 1 sono raccolte le modifiche da fare alla direttiva 2010/31/UE. L’articolo 2 della proposta di revisione prevede la soppressione dell’articolo 4 della direttiva 2012/27/UE, mentre l’articolo 3 stabilisce che gli Stati membri recepiscano la direttiva entro dodici mesi dalla sua entrata in vigore. Indicazioni per gli edificiViene inserita la “Strategia di ristrutturazione a lungo termine” e l’obbligo per gli Stati Membri di approntare un piano attraverso cui decarbonizzare, a partire dal 2030 fino al 2050, gli edifici di tutto il territorio nazionale. Si parla anche di edifici di nuova costruzione. Essi devono soddisfare solo i requisiti minimi di prestazione energetica. Dunque non è più richiesta la verifica della fattibilità tecnica, ambientale ed economica, la quale era obbligatoria secondo l’articolo 7. Inserimento di infrastrutture per l’elettromobilitàInteressante è l’inserimento dell’obbligo di infrastrutture per l’elettromobilità per favorire la diffusione di auto elettriche e diminuire le emissioni nell’atmosfera nonché la dipendenza dal petrolio. Vengono introdotti i requisiti delle infrastrutture.A partire dal 2025 dovrà esserci un punto di ricarica elettrica :
In questo modo si cerca di arrivare ad avere, entro il 31 dicembre 2020, una maggioranza di macchine elettriche nei centri più popolati. Creazione di una banca dati nazionale della prestazione energeticaE’ richiesta la creazione per ogni Stato Membro di una banca dati nazionale degli attestati di prestazione energetica. Quando si faranno degli interventi di sostituzione e/o miglioramento (es. ristrutturazione), la prestazione energetica globale dell’intero sistema dev’essere valutata. E poi documentata e trasmessa al proprietario dell’edificio. Incentivi per migliorare la prestazione energetica Tra le altre modifiche la proposta di far si che lo Stato metta a disposizione degli incentivi per migliorare l’efficienza energetica. Gli incentivi dovranno essere proporzionali al risparmio energetico ottenuto dalla ristrutturazione. Il risparmio risparmio verrà calcolato confrontando gli attestati di prestazione energetica prima e dopo la ristrutturazione. Per i prossimi aggiornamenti continua a seguirci, iscriviti alla newsletter! |
Questo sito web utilizza solo cookie di analisi, per i quali non è necessario il consenso. Clicca su Accetta o su Ulteriori informazioni per approfondire o bloccare i cookie dal browser.
Privacy settings
Preferenze Cookie
Questo sito web utilizza solo cookie di analisi, per i quali non è necessario il consenso. Clicca su Accetta o vai alla Cookie Policy per approfondire o bloccare i cookie dal browser.
NOTE: Queste impostazioni si applicano solo al browser e al dispositivo attualmente in uso.
Analytics
_gat; _ga; _gid;
Cookie utilizzati per l’analisi delle visite al sito web e per distinguere gli utenti tramite un numero generato casualmente come identificatore del cliente.
_gat, associato a Google Universal Analytics, cookie utilizzato per l’analisi delle visite, durata 24 ore; _ga, persistente, associato a Google Universal Analytics, cookie di tracciamento di terze parti, durata 2 anni (utilizzato per distinguere gli utenti tramite un numero generato casualmente come identificatore del cliente); _gid, associato a Google Universal Analytics, cookie utilizzato per l’identificazione della sessione, durata 24 ore.
fca_eoi_pagecount, necessario per l’iscrizione alla newsletter tramite popup, durata 1 anno.
Necessari
CookieConsent;.shareaholic;
Memorizza lo stato del consenso ai cookie dell’utente per il dominio corrente. Durata 1 anno.
.shareaholic, persistente, necessario per la condivisione sui social network;