E se il mio immobile non avesse la conformità urbanistica e catastale? - CERTO edilizia energetica

E se il mio immobile non avesse la conformità urbanistica e catastale?

E se il mio immobile non avesse la conformità urbanistica e catastale?

sanzioni e non conformità urbanistica e catastale

Nel mese dedicato all’APE e alla Relazione Tecnica Integrata non potevamo non approfondire la Relazione Tecnica Integrata.

Sulla dichiarazione di conformità, altro nome della Relazione Tecnica Integrata, abbiamo detto molto.
In questo articolo cercheremo, quindi, di approfondire quello che succede subito dopo che è stata fatta l’analisi di conformità e appena prima di compilare l’attestato di conformità.

Il momento cruciale, infatti, è proprio quello. Il tecnico ha ricevuto la documentazione dal Comune e la confronta con le informazioni che ha raccolto durante il rilievo: foto, misure, schizzi.
Ciò che lui ha rilevato essere lo “stato di fatto”, ovvero quello in cui si trova la casa al momento del rilievo, deve coincidere con lo “stato legittimo”, che emerge dalla documentazione.

Come ti abbiamo spiegato in un altro articolo non tutti gli immobili di Bologna sono conformi.
Precisamente, secondo le nostre statistiche, su 100 edifici analizzati 70 non sono conformi.

Quindi, escluso il caso di conformità, ovvero perfetta corrispondenza tra stato di fatto e stato legittimo
l’esito del Check-Up Immobiliare, ovvero dell’analisi di conformità di un edificio possono presentarsi tre tipi di difformità:

  • catastali, difformità nella documentazione del Catasto
  • comunali, difformità nella documentazione Comunale
  • miste, ovvero difformità sia al Catasto sia al Comune

Per sanare le difformità sarà necessaria fare una pratica: edilizia, catastale, o di entrambi i tipi.
Tra le pratiche più comuni per sanare le difformità ci sono:

  • SC CEA, Segnalazione Certificata di Conformità Edilizia e Agibilità: solitamente è da presentare quando manca quella che, più comunemente, chiamiamo abitabilità o agibilità, è tra le pratiche meno impegnative
  • CILA, Comunicazione Inizio Lavori Asseverata
  • SCIA, Segnalazione Certificata di Inizio Attività

Se le difformità che presenta il tuo immobile risultano essere molto gravi, oltre a presentare una pratica (CILA o SCIA)
dovrai anche pagare una sanzione che può andare da 1000 a 10.000 euro.

Più le difformità risultano evidenti (modifiche sul prospetto, aumento di superficie) maggiore sarà la sanzione da pagare.

E’ per questo che è importante che ti porti avanti, in anticipo, con la ricerca del tecnico che redige la Relazione Tecnica Integrata:
per non avere sorprese ed essere consapevole dei tempi ma soprattutto dei costi.

Perché è brutto dover pagare una sanzione, ma lo è ancora di più perdere l’acquirente perché, dovendo fare la pratica, i tempi del rogito si sono allungati parecchio.
Per ognuna della pratiche che ti abbiamo elencato ci vogliono almeno 30 giorni lavorativi di tempo perché il tecnico possa dire che il tuo immobile è sanato ed è conforme.
Per poter dire quanto è grave l’abuso si comincia distinguendo tra variante leggera e variante essenziale.

Vuoi ricevere altri preziosi consigli per la tua casa? Iscriviti alla newsletter.

Ti serve una Relazione Tecnica Integrata? Fino al 20 giugno se acquisti il pacchetto APE+ Relazione Tecnica Integrata nel nostro e-commerce risparmi 200 euro.
La promozione è valida solo per immobili di Bologna, fino a 100 mq.
Contattaci pure per i tuoi dubbi o per altre info sulle eventuali promozioni in corso targate #eden10.

Ecco altri articoli a tema in cui abbiamo approfondito la Relazione Tecnica Integrata:

 

Sarah Saccullo
Sarah Saccullo
Con un bagaglio di cultura edile in testa racconto l’edilizia come farebbe un amico che cerca di dare un buon consiglio. Curiosa per natura e, inevitabilmente, attratta dalle novità. Progetto strategie di marketing, pianifico come metterle in pratica e racconto le aziende nei testi dei loro siti.Le mie passioni sono: l’architettura, l’arte e la bakery.

Comments are closed.